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SULMONA – “Un solo tampone non è garanzia assoluta di salute, perchè chi risulta negativo un giorno, dopo dieci giorni potrebbe essere positivo, quindi contagiato. Come il personale ospedaliero è sottoposto a periodici controlli, così dovrà essere anche per il personale scolastico e dei trasporti”. La richiesta alla Asl arriva dal Tribunale della sanità, con la sua referente task force Catia Puglielli, che nella sua versione social torna a bomba sull’emergenza in atto, chiedendo lo svolgimento di più tamponi anche per le unità del settore scolastico e dei trasporti, dopo il caso di Covid-19 accertato ieri nella sede distaccata del Comune in località La Valletta, ovvero un autista di un bus comunale risultato positivo al virus. Servizi scuolabus e trasporto scolastico vanno avanti regolarmente come pure tutte le corse della tratta ospedale-stazione. Tutte le altre, la quasi totalità, restano sospese fino a domenica. Ma il Tds gioca d’anticipo. “Pensiamo al rischio di chi guida autobus – precisa – può purtroppo veicolare il virus tra gli alunni e studenti di diversi istituti e tra diversi gruppi di viaggiatori” spiega Puglielli ricordando che “anche i negativizzati, se non possono fruire subito di nuovi test, sono costretti a restare bloccati in casa per lungo tempo, così devono sopportare un sacrificio enorme prima di poter tornare in tutta tranquillità ad una vita normale”. Da qui la necessità urgente del macchinario, promesso da settimane, per l’analisi rapida dei test, che oggi viene fatta solo nei laboratori dell’Aquila e Avezzano, con consistente impegno di personale e risorse economiche.

Andrea D’Aurelio

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