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SULMONA – “Non sarà questa la porta del bacino di Sulmona alle buone politiche del centrodestra della Giunta Regionale del Presidente Marco Marsilio che non ha bisogno di moniti ed esempi da tale fonte di algida quanto spregiudicata real politic”. Lo afferma in una nota la consigliera comunale Elisabetta Bianchi che non ha digerito l’intervento della consigliera regionale dell’Udc, Marianna Scoccia. La Bianchi era presente all’Emiciclo martedì scorso in attesa di poter parlare con l’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, insieme al sindaco Annamaria Casini. Una coppia dell’ultimo minuto che però si divide ancora sulle questioni politiche, almeno riguardo la politica regionale. Quanto alla Scoccia e al suo intervento la consigliera ex azzurra tiene a sottolineare che non ha parlato “di agricoltura, turismo, commercio, lavoro, infrastrutture e trasporti, ristretta nell’ottica di captare benevolenza su questioni per le quali le scelte della famiglia politica nella maggioranza di sinistra dalfonsiana, di cui è indiscutibilmente espressione, ha imposto politiche inique, come per esempio l’uscita di Sulmona dai poli di attrazione, la perorazione della sopravvivenza di due Tribunali sui quattro abruzzesi e le politiche sanitarie”. Secondo la Bianchi “non basta per conferire credibilità alle sue parole la critica alla politica delle aree interne del coniuge nella Giunta Dalfonsiana, laddove ha riconosciuto che nella precedente legislatura regionale i fondi strutturali sono stati erogati nel verso sbagliato dell’assistenzialismo. Nessuna autorevolezza può essere riconosciuta per aver lasciato il centrodestra in appoggio alla campagna elettorale di D’Alfonso e per essersi imposta per questa campagna elettorale in lista nel campo centrodestra con le modalità che tutto l’Abruzzo ha dovuto conoscere con il tradimento del patto fatto dai responsabili regionali dei partiti sulla perimentrazione della coalizione di centrodestra e per avere conseguentemente destabilizzato l’assetto di governo nel Comune di Sulmona dove oggi il sindaco della sua famiglia politica amministra con il PD in evidente controtendenza regionale”. Insomma la Bianchi non fa affidamento sulle parole della Scoccia ma in città non firma il manifesto con il resto della minoranza che parla anche del nuovo assetto esecutivo in contrasto con quello regionale. Ma per la consigliera è un’altra storia. Perché contesta il metodo e l’inopportunità di un manifesto ”inutilmente ridondante”.

Andrea D’Aurelio

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