Il consigliere regionale Blasioli, questa mattina, torna a parlare delle carenze riscontrate presso l’ospedale di Popoli nel corso della visita ispettiva eseguita l’8 marzo, e che riguardano in particolar modo il Pronto Soccorso, il Centro dei disturbi alimentari e il Centro regionale del risveglio. Criticità emerse dai confronti avuti con medici, personale infermieristico ed oss e soprattutto sul caso emblematico di spreco di risorse pubbliche e sulle strutture inagibili a seguito dei terremoti del 2009 e 2016. Sulla cronica mancanza di personale (medico, infermieristico e operatori socio-sanitari), che si riscontra a dire il vero anche in altri reparti, ma in Pronto Soccorso registra una situazione particolarmente preoccupante, destinata peraltro a peggiorare.
Occorrerebbero infatti almeno 6 medici oltre al responsabile, mentre invece a Popoli ne sono presenti 4 in tutto. Anche il numero di infermieri non è sufficiente: quattro sono andati via, e al momento, spesso resta un solo infermiere in servizio, quando ne servirebbero almeno tre per legge.
Per quanto concerne gli operatori socio sanitari il quadro è ancora più critico. A seguito di un trasferimento a L’Aquila e di un pensionamento, sono solo 4 gli oss attualmente a disposizione, mentre ne servirebbero almeno 6/7, o perlomeno 5, altrimenti da fine marzo si riscontreranno seri problemi nella copertura dei turni.
Un potenziamento dell’organico sembra dunque indifferibile, anche considerata l’importanza che il nosocomio riveste nel territorio.
All’interno del Pronto Soccorso c’è un evidente spreco di risorse pubbliche. Aderendo ad una gara della Asl di Chieti, nel 2018 la Asl di Pescara si è dotata di tre sofisticate apparecchiature per la telemedicina, una per ogni ogni nosocomio della Provincia (Pescara, Penne, e Popoli). Strumenti che sarebbero utilissimi per consentire consulenze immediate a distanza, specie per la stroke e la neurochirurgia, rimasti però inutilizzati, almeno per quanto riguarda Popoli e Penne. Alla collettività sarebbero costate circa 24.000 euro al mese per cinque anni (per un totale di 1.440.000 euro), per poi essere riscattate dalla Asl alla scadenza del contratto di affitto. Tuttavia il servizio non è mai partito, costringendo i pazienti del Pronto Soccorso di Popoli a spostarsi con il personale al seguito verso altri ospedali. Questa apparecchiatura implica una significativa riduzione dei tassi di mortalità oltre che di complicanze. Oggi stesso, assieme ai consiglieri comunali del Partito Democratico di Popoli, chiederemo un incontro al Direttore generale della Asl per esigere risposte, rivendicare un’immediata presa in carico delle criticità, e fare una panoramica sugli immobili presenti nell’area dell’ospedale.
Riguardo il Centro per il risveglio, inaugurato lo scorso 10 dicembre, si è in attesa degli arredi, che si spera possano arrivare quanto prima, poi occorrerà, anche qui, poter contare sulle giuste unità di personale.
Il Centro per disturbi alimentari, dopo una promettente partenza, ha subito un brusco stop, dovuto in parte al pensionamento di una fetta di personale e in parte alla pandemia, poiché, con l’istituzione delle aree grigie, la cardiologia ha occupato alcune delle stanze in precedenza destinate al Centro. Oggi il centro è sostanzialmente formato da un solo ambulatorio, in attesa della conclusione dei lavori nei locali situati sopra il CUP. Ad occuparsi del Centro una sola dottoressa. Mancano inoltre un ambulatorio intensivo e un centro diurno. Pertanto, le persone affette da disturbi dell’alimentazione sono costrette ad andare fuori regione, sradicate dalla propria famiglia e dal proprio territorio per poi rientrare e riscontrare il problema della continuità delle cure, che vengono interrotte a causa della mancanza di un centro diurno, col serio rischio di vanificare gli sforzi fatti.
“L’ospedale di Popoli merita una maggiore attenzione da parte della Giunta Regionale. Lo meritano medici, infermieri e oss, lo merita soprattutto l’alta Val Pescara. Non basta parlare sempre e solo di rete ospedaliera”, afferma Blasioli. “Ci troviamo ormai nell’ultimo anno di questa amministrazione e Popoli esige risposte concrete e immediate. Personalmente mi impegnerò a tornare nuovamente in ospedale per visitare gli altri reparti, ma già mi attiverò, con gli strumenti che ci sono concessi, per verificare che gli aspetti da me denunciati trovino adeguata attenzione”.