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SULMONA – Tre anni di reclusione, risarcimento da liquidare in sede civile e pagamento delle spese processuali. È la pena inflitta dal giudice monocratico del tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, ad un 91 enne di Castelvecchio Subequo, finito sotto processo per 60 anni di maltrattamenti alla sua ex moglie. Una coppia d’altri tempi. Lui 91 enne alla sbarra e lei 82 enne. Avevano tagliato il traguardo delle nozze di diamante ma, stando alla denuncia dell’anziana, il matrimonio non sarebbe stato rose e fiori perché per sessant’anni, dal 1960 al 2019, il marito l’avrebbe umiliata davanti ai figli. Una serie di atti lesivi dell’integrità fisica e morale, della libertà e del decoro della persona. Minacce, atti di disprezzo, offese alla propria dignità fino alle violenze fisiche e alle numerose escoriazioni sul volto che la donna aveva rimediato l’8 marzo del 2019, la giornata internazionale della donna. Non mimose ma botte dopo una vita trascorsa insieme. In quel momento l’anziana si rifugiò a casa dei figli. Secondo la vittima e la Procura il 91 enne, nel corso della lunga vita coniugale, avrebbe inteso la donna come diritto di proprietà. Un’umiliazione abituale che avrebbe portato la donna ad esplodere, dopo un matrimonio da record alle spalle. Oggi la condanna che arriva alla vigilia di un altro 8 marzo. L’anziano è stato difeso dall’avvocato, Alessandro Margiotta mentre la donna dall’avvocato, Marialba Cucchiella

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