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PESCASSEROLI – Nove mesi di reclusione e pagamento delle spese processuali. E’ questa la pena comminata dal giudicate monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio a F.P, giovane napoletano in vacanza a Pescasseroli. I fatti risalgono all’anti vigilia di capodanno del 2016. L’uomo stava trascorrendo qualche giorno di relax in un agriturismo del capoluogo del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise quando la sua cagnolina si ferì improvvisamente, necessitando di cure tempestive. A quel punto si è messo in auto e lungo il percorso avrebbe incrociato l’automobilista, persona offesa nel processo Il giovane aveva fretta di medicare il cane presso il servizio veterinario più vicino. Per questo avrebbe sollecitato il conducente dell’auto che, a suo dire, stava creando intralcio alla circolazione. I due sono scesi dall’abitacolo e se la sarebbero data di santa ragione. Per le botte ricevute, il procedimento penale era stato archiviato. Mentre per quelle date, che avrebbero procurato lesioni personali giudicate guaribili in quaranta giorni, è arrivata la condanna a nove mesi di reclusione. Stando al referto medico la colluttazione avrebbe provocato la lussazione della spalla all’automobilista. “Circostanza impossibile visto che mi aveva appena morso la mano”- si è giustificato l’imputato che fino alla fine ha sperato nell’assoluzione. La “trasferta sulmonese” non gli è andata bene. “Mo rifarò in appello”- ha concluso il giovane dopo la lettura del dispositivo.

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