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SULMONA – Il figlio minore pubblica su instagram i botti di capodanno e il padre finisce sotto processo. E’ accaduto a Sulmona dove l’altro giorno un 50 enne del posto è finito davanti al giudice monocratico, Concetta Buccini, per l’ipotesi di reato di commercio abusivo di materie esplodenti. I fatti risalgono alla serata di Santo Stefano del 2021. Secondo l’accusa l’uomo, senza licenza specifica che deve essere rilasciata dalla competente autorità, teneva in deposito nel garage della sua abitazione sulmonese, ben 98 confezioni di materiale esplodente “D10s”, la cosiddetta bomba dedicata a Maradona. Una sorta di “cobra”, ma rivestito con i colori della Nazionale Argentina e la scritta D10s, in cui la parola spagnola Dios si fonde col numero 10, quello che l’asso argentino portava sulla maglia. Un petardo abbastanza pericoloso secondo la Guardia di Finanza di Sulmona che si recò a casa del sulmonese per sequestrare tutte le confezioni. Ad attirare l’attenzione delle Fiamme Gialle, impegnate nelle verifiche per la sicurezza e la legalità dei botti, era stato proprio il post sui social. Diversa la tesi del 50 enne che aveva spiegato di non conoscere nè la provenienza nè la pericolosità dei prodotti che aveva acquistato in quel periodo per la consuetudine degli spari di capodanno. Una giustificazione che non gli ha evitato il processo.

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