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SULMONA – In festa per il Cambridge Day. Giovedì 29 settembre si svolgerà la consegna dei diplomi nell’aula magna “Mazara”.
Le certificazioni linguistiche rappresentano da sempre una delle principali attività di ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituto d’Istruzione superiore “Ovidio” di Sulmona e ogni anno vedono impegnate centinaia di studenti. In attesa dell’avvio dei nuovi corsi, il polo liceale si appresta a festeggiare i “diplomati Cambridge” dello scorso anno.
Giovedì 29 settembre, alle 11:30, nell’aula magna del Liceo Artistico “Mazara” si terrà, infatti, la cerimonia per la consegna dei Diplomi delle Certificazioni di Lingua Inglese Cambridge. Saranno consegnati Diplomi Cambridge di diversi livelli: Ket, Pet, First, Cae, secondo i parametri di riferimento del Quadro Europeo delle lingue. È senza dubbio un momento di festa, perché il numero di studenti che frequentano l’Istituto e che hanno conseguito, nell’a.s. 2021/2022, con successo la certificazione è davvero considerevole e motivo di orgoglio: più di 100 candidati testati e certificati. Il Polo liceale “Ovidio”, riconosciuto ufficialmente dall’Ente certificatore Cambridge come Preparation Centre dal 2013, ha infatti anche il privilegio di essere sede di esami per candidati interni.
A consegnare i diplomi agli studenti sarà Andrew Laird, consulente ed esaminatore Cambridge, una presenza che sottolinea ancor di più l’importanza dell’evento. Per il polo “Ovidio” si tratta della conferma della volontà e dell’impegno nel promuovere il conseguimento di titoli linguistici che non solo non hanno scadenza, ma che sono riconosciuti a livello accademico internazionale e che offrono opportunità vantaggiose anche in campo lavorativo. «Il nostro proposito è quello di andare avanti con l’obiettivo di far crescere sempre più il numero di studenti certificati», afferma la Dirigente scolastica, Caterina Fantauzzi, «per permettere loro di arricchire il portfolio delle competenze necessarie e ormai indispensabili per l’inserimento nel mondo del lavoro che richiede, sempre di più, una mobilità internazionale.».

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