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SULMONA – Non si esclude la chiusura temporanea e il trasferimento della popolazione canina in altre località per il canile comunale di Noce Mattei che, sulla carta, non risulta nè accatastato nè iscritto nell’albo regionale. Questa mattina si è svolta una riunione operativa tra il sindaco della città, Gianfranco Di Piero e gli uffici comunali che stanno studiando la situazione per sanare lo stato di illegalità. “Non è stata presa ancora alcuna decisione. Certo è che, in fase di istruzione di gara, abbiamo scoperto questa criticità che andava avanti da 20 anni e ora dobbiamo uscirne”- afferma il primo cittadino. Un abuso che la Lida Sulmona più volte aveva fatto notare mentre Gabriele Bettoschi di Legambiente aveva chiesto perfino il sequestro della struttura, chiamando in causa la Corte dei Conti per l’allocazione di somme per una gara volta all’affidamento di una struttura non esistente. Intanto questa mattina l’ex gestore, Gabriella Tunno, ha interpellato la Procura della Repubblica sulla grave situazione venutasi a creare, a suo dire, a partire dal primo giugno quando a Noce Mattei è subentrata la cooperativa della Marsica. “Ho visto cani terrorizzati da operatori violenti che usano il badile (sporco di escrementi) per colpirli, un operatore in evidente stato di alterazione, condizioni malsane dei luoghi di ricovero dove sono presenti escrementi su pareti, cucce e coperte”. Addebiti che sono stati respinti dagli attuali gestori secondo i quali non esiste alcuna irregolarità. D’altronde il canile è stato già ispezionato dai Carabinieri del Nas di Pescara lo scorso 3 giugno. Tutte le prescrizioni, in alcuni casi anche sanzioni, sono state notificate a gestore e Comune.

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