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SULMONA – “È necessario invertire senza indugi la rotta, dando assoluta priorità alla soluzione di tutti i lacciuoli burocratici che ostacolano la ripresa dei cantieri e l’installazione dei nuovi, sia a finanziamento pubblico che privato”. Cresce la preoccupazione anche da parte dei commercianti per le pratiche edilizie in stallo. Se imprenditori e professionisti vanno verso la mobilitazione, anche eclatante, l’associazione “Sulmona Fa Centro” non resta a guardare. “Il fermo dei cantieri per gli insostenibili tempi della burocrazia, ancora più inconcepibile a fronte di ingenti finanziamenti pubblici disponibili, non solo acuisce la crisi profonda che attanaglia l’economia della Valle Peligna ma fa perdere rilievo a quello che attualmente è ancora considerato in Abruzzo come il centro storico di maggior pregio storico architettonico, zeppo com’è ridotto di transenne protettive, intonaci e cornicioni cadenti, impalcature di sostegno quasi decennali”- intervengono dall’associazione. Parlano chiaro i commercianti del centro storico.“Non essere in grado di intercettare e mettere a frutto i possibili ingenti investimenti pubblici legati al progetto “Casa Italia””- concludono- “costituirebbe la pietra tombale per Sulmona, vista la sua acclarata fragilità a fronte di attendibili eventi sismici.

Andrea D’Aurelio

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