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Il segretario generale territoriale Uil Pa polizia penitenziaria Mauro Nardella interviene sulla situazione della caserma degli agenti del carcere di Avezzano sottolineando come il personale di polizia penitenziaria di stanza al carcere è l’unico in Abruzzo a non essere dotato di caserma per il pernottamento degli agenti provenienti da sedi extraterritoriali.

“Seppur l’articolo 18 della legge di riforma della polizia penitenziaria non obblighi l’amministrazione penitenziaria in tal senso, spiega Nardella, ad avere a disposizione posti disponibili per ospitare personale provenienti da altre province o finanche regioni metterebbe tutti d’accordo su molteplici aspetti riguardanti la vita professionale del poliziotto penitenziario caratterizzati dalla presenza di questa importante struttura.

Basterebbe pensare che fare pernottare persone in carcere consentirebbe a chi è preposto alla gestione della sicurezza nei turni notturni e non solo di poter contare, in casi di emergenza e così come è successo ad esempio a L’Aquila e Sulmona durante i periodi caratterizzati dai terremoti, a provvidenziali supporti tecnico-operativi. Se a ciò si aggiunge il fatto che postazioni letto potrebbero essere utili ad ospitare eventuali agenti sottoposti ad isolamento sanitario il dado verrebbe ulteriormente tratto, a dir la verità, precedentemente ai lavori di ristrutturazione del carcere avvenuti anni addietro, la caserma esisteva salvo poi e per motivi non chiari essere soppressa. Gli spazi per recuperarla comunque vi sarebbero, basterebbe riattare l’alloggio demaniale riservato al direttore attualmente non in uso. Sarebbe auspicabile un intervento in questa direzione per offrire quindi anche ai poliziotti “avezzanesi” la possibilità di equipararsi agli altri omologhi della regione. Nei prossimi giorni invieremo una richiesta formale al provveditorato per fare si che anche il carcere di Avezzano venga messo nelle condizioni di raggiungere quello che dalla Uil è visto come un importantissimo obiettivo” conclude Nardella.

Sempre parlando del carcere di Avezzano, giorni fa il Ministro Bonafede ha consegnato al cappellano don Francesco Tudini per gli oltre 20 anni al servizio del carcere: “per gli anni di servizio spirituale e cura pastorale spesi con impegno e sacrificio per difendere e promuovere la dignità di coloro che sono stati privati della libertà personale per aver mantenuto il loro sempre accesa la luce della speranza”.

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