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SULMONA – Resteranno chiuse per una settimana le scuole di proprietà del Comune di Sulmona. L’annuncio è arrivato questa mattina ai microfoni di Sky Tg 24 dal sindaco di Sulmona Annamaria Casini. Torneranno regolarmente sui banchi di scuola il 12 settembre gli alunni delle scuole private e delle scuole superiori che non sono di competenza comunale. “E’ necessario posticipare l’avvio delle lezioni perché stiamo cercando delle soluzioni organizzative per consentire comunque la partenza dell’anno scolastico. Abbiamo chiesto i Musp alla Regione Abruzzo ma stiamo mettendo in campo un progetto integrato che preveda più soluzioni con l’obiettivo, nel giro di tempi ragionevolmente brevi, non prima di un mese o due, di riuscire ad avviare in maniera continuativa e stabile l’attività scolastica”, ha ribadito il sindaco Casini. Il prossimo 8 settembre potrebbe essere decisivo l’incontro con il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso. Nel frattempo si pensa a quali edifici pubblici siti nel territorio comunale potrebbero ospitare i 1400 studenti di asili, scuole elementari e medie, in caso di mancata erogazione dei Musp. Al vaglio i locali della zona peep, Scuola di Polizia Penitenziaria o quelli spazi che potrebbero spuntare dai plessi scolastici sicuri. Chiesti intanto ai Dirigenti Scolastici delle scuole private, che non rientrano nell’ordinanza di chiusura, i certificati che attestino gli indici di rischio sismico delle strutture. Ai microfoni di Sky si sono avvicinati anche i componenti del comitato scuole sicure con la portavoce Barbara Zarrillo. “Con questo percorso noi intendiamo realizzare una serie di punti: slittamento della riapertura delle scuole (già ottenuto), l’arrivo di soluzioni alternativo come le strutture prefabbricate o il collocamento degli studenti nelle scuole sicure”, spiega la Zarrillo. “Le problematiche sono tante ma quello che ci preme è che i nostri bambini possano recarci in un istituto scolastico dove siano rispettati i coefficienti di sicurezza”, hanno aggiunto in coro i genitori. Per ora non resta che mantenere la calma in attese che le soluzioni alternative, di cui molto si parla in queste ore, vengano fuori. Intanto l’ordinanza del sindaco che dispone la chiusura delle scuole dovrebbe arrivare a momenti.

Andrea D’Aurelio

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