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CASTEL DI SANGRO – Sarebbero entrati da una porta collocata sul retro, avrebbero rovistato qualche ufficio ma alla fine il “colpo” è stato messo a segno solo all’anagrafe. E’ stata una nottata tutt’altro che tranquilla per il comune di Castel Di Sangro visitato dai malviventi. Probabilmente si tratta di due persone, di cui uno in azione e l’altra faceva da palo, che probabilmente conoscono l’ambiente visto che denaro e carte d’identità asportate non erano custodite in cassaforte. Gli autori del gesto hanno prima rovistato carte e uffici senza rubare nulla per arrivare poi alla sezione anagrafe dove hanno trovato pane per i loro denti. Sono circa novanta le carte d’identità sottratte, si tratta di tessere in bianco non compilate, mentre i proventi in denaro dei diritti di segreteria custoditi all’interno di un cassetto devono ancora essere quantificati dai Carabinieri della compagnia di Castel Di Sangro, coordinata dal capitano Domenico Fiorini, che si stanno occupando del caso. E’ stato quindi aperto il fascicolo d’indagine per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e risalire, si spera, ai responsabili.

Andrea D’Aurelio

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