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PRATOLA PELIGNA – Quattro anni di reclusione con rito abbreviato. È questa la pena comminata dal giudice del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, a un 52 enne di Pratola Peligna, F.E., sorpreso lo scorso maggio con due atti di cocaina pronta allo spaccio e con materiale per il confezionamento della sostanza. Per gli inquirenti si trattava di una “centrale domestica” che poteva rifornire gli assuntori della zona. L’uomo era stato fermato, dopo un lungo pedinamento, nella cittadina peligna mentre cedeva un grammo di cocaina a un assuntore del posto, segnalato al Prefetto dell’Aquila. Sottoposto a perquisizione personale, gli agenti del Commissariato gli hanno trovato 800 euro in contati. Da lì è scattata la perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire 180 grammi di cocaina ben occultati in un’intercapedine di una rimessa collocata a pochi metri della sua abitazione, dove sono stati rinvenuti bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della sostanza. Per gli avvocati difensori, Maurizia Sciuba e Vincenzo Margiotta, l’ingente quantità di sostanza rinvenuta non è riferibile all’imputato dal momento che il locale non è di proprietà o in uso allo stesso. Diversa la tesi degli investigatori. Il giudice ha deciso per la condanna a quattro anni per la detenzione a fini di spaccio. Per la cessione della sostanza, in pieno accoglimento dell’istanza dei legali, il castello accusatorio era stato già derubricato tant’è che si procederà alla sospensione del procedimento per la messa alla prova.

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