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SULMONA – “La partita non è chiusa e la battaglia contro il progetto Snam va avanti e va condotta insieme, su tutti i fronti, a tutti i livelli istituzionali e con tutti gli strumenti a disposizione”. Così il sindaco di Sulmona Annamaria Casini all’indomani della sentenza con cui il TAR ha rigettato il ricorso della Regione sulla delibera ministeriale che autorizza la realizzazione di una centrale di compressione al servizio del Metanodotto Brindisi-Minerbio, alle porte di Sulmona. “Siamo in attesa di conoscere la sentenza del ricorso presentato dal Comune contro il procedimento del Consiglio dei Ministri. Non sarà di certo questa notizia a fermarci. Auspichiamo che il Governo ascolti la volontà di un intero territorio, di enti e cittadini che da oltre dieci anni esprimono contrarietà alla centrale e al metanodotto, ritenendoli opere inutili e dannose – conclude il sindaco di Sulmona- E’ necessario mettere in campo tutti gli strumenti tecnici e politici per scongiurare la realizzazione di questo progetto”. Il sindaco ha quindi annunciato che entro fine mese si svolgerà a Sulmona un incontro pubblico con sindaci e istituzioni, Regione e Provincia,firmatari nella sede aquilana della Regione nel dicembre scorso di un documento congiunto, insieme ai comitati e associazioni ambientaliste. Intanto il coordinamento No Hub del Gas spinge per il ricorso della Regione al Consiglio di Stato. “Evidenziamo quanto sia anacronistico dover decidere di un’opera che ha avuto l’ok per la Valutazione d’Impatto Ambientale nel lontano 2011 su documenti depositati nel 2006 – scrivono dal Coordinamento -. All’orizzonte, per dire, non c’era neanche l’Accordo di Parigi sul clima e non erano state ancora pubblicate migliaia di ricerche scientifiche che hanno acclarato la necessità impellente di abbandonare il prima possibile le fonti fossili per i gravissimi impatti sulla vivibilità del Pianeta. Riteniamo – prosegue la nota – che alcune motivazioni del Tar siano quantomeno contraddittorie, visto che da un lato si sostiene che la Valutazione Ambientale Strategica poteva essere evitata considerando l’opera di scarsa valenza mentre dall’altro si afferma che è un’opera di rilevanza addirittura comunitaria”.

Andrea D’Aurelio

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