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PRATOLA PELIGNA – “Che fine ha fatto la Rsa di Pratola Peligna?”. A chiederselo sono il segretario provinciale della Cgil Francesco Marrelli, il segretario della Funzione Pubblica Anthony Pasqualone e il segretario dello Spi Ennio Mastrangioli attraverso un comunicato della Cgil provinciale. Risale a tre anni fa la firma della convenzione tra il Comune di Pratola Peligna, guidato allora dall’ex sindaco Antonio De Crescentiis, e la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila per la realizzazione di una nuova residenza per anziani non autosufficienti nell’edificio della ex scuola media. “Sembrerebbe che, a seguito degli approfondimenti progettuali e rilievi effettuati sulla struttura esistente, i fondi messi a disposizione non siano sufficienti per la realizzazione dei necessari adeguamenti e messa in sicurezza sismica, oltre quelli per la ristrutturazione dell’immobile”- fanno sapere dalla Cgil che aggiunge: “se queste sono le ragioni riteniamo necessario e urgente che la Regione metta a disposizione le ulteriori risorse necessarie per riavviare i procedimenti relativi alla progettazione ed esecuzione dei lavori previsti, così da dotare la Valle Peligna di una struttura residenziale per gli anziani e le persone non autosufficienti, attualmente costrette a ricoverarsi in strutture pubbliche a notevoli distanze, oppure in strutture private dai costi insostenibili per le famiglie”. Al momento sono solo 60 i posti letto accreditati nel Servizio Pubblico, a fronte di una attivazione di 525 posti letto su tutto il territorio regionale. Da quello che si è appreso il Comune di Pratola Peligna, su impulso del sindaco Antonella Di Nino, ha inoltrato una missiva il mese scorso alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila per chiedere lumi sullo stato dell’arte della procedura. La sollecitazione era arrivata anche dall’ex sindaco De Crescentiis tenendo conto della forte valenza socio-sanitaria che assumerebbe la struttura a Pratola e sul territorio.

Andrea D’Aurelio

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