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SULMONA. Quattro anni di reclusione, pagamento delle spese processuali e risarcimento alla sua ex da liquidare in separata sede. E’ questa la pena inflitta dal collegio del tribunale di Sulmona, presieduto dal giudice, Pierfilippo Mazzagreco ad un 45enne residente a Sulmona, finito sul banco degli imputato per il reato di maltrattamenti in famiglia. Dagli atti d’indagine è venuto fuori che l’uomo aveva posto in essere condotte prevaricatrici nei confronti della sua ex moglie, alla presenza delle due figlie minori, con schiaffi e violenze fisiche ma anche con minacce. “Se mi lasci ti ammazzo. Prima le nostre figlie e poi te. In ospedale non ti riconoscerà nemmeno tua madre”- aveva detto l’indagato, sempre secondo l’accusa, presentando perfino richieste di denaro necessario a comprare la cocaina di cui era assuntore, omettendo di contribuire adeguatamente al mantenimento delle figlie. Il tutto, secondo la procura e la squadra anticrimine della polizia che si è occupata del caso, in un arco temporale che va dal 2011 all’11 giugno 2022, ovvero il giorno della lite, quando gli agenti del commissariato avevano allontanato l’imputato da casa, dopo la segnalazione partita da un vicino. I giudici hanno accolto la richiesta di condanna del sostituto procuratore, Stefano Iafolla. La difesa del 45 enne, rappresentata dall’avvocato Alberto Paolini, ritiene completamente artefatto il quadro delle accuse, per questo impugnerà la sentenza. In particolare, ha ricordato l’avvocato dell’imputato, nel corso dell’interrogatorio di garanzia era stata prodotta documentazione che attestava l’inesistenza della tossicodipendenza da parte dell’uomo, come era venuto fuori dalla certificazione Asl che aveva messo nero su bianco la completa assenza dei livelli droganti. Era stato inoltre depositato il foglio matricolare dell’Inps attraverso il quale si attestava che il 45enne aveva sempre lavorato e si trovava in stato di disoccupazione da gennaio 2022. Ciò non è basto per evitare la dura condanna.

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