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SULMONA – Muore nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Sulmona qualche ora dopo lo svuotamento e la riconversione del reparto. Si tratta di un’anziana sulmonese di 80 anni, la prima paziente ad entrare ieri sera nella rianimazione Covid dopo cinque giorni di stazionamento in pre- triage in attesa di un posto letto per il ricovero. Ancora una storia triste che fa il paio con le criticità già segnalate per il sistema in tilt, dalla saturazione degli ospedali e agli interventi tardivi. La rianimazione sulmonese sta accogliendo per un periodo temporaneo i pazienti Covid che hanno bisogno di terapia intensiva. I trasferimenti dei degenti no Covid sono scattati ieri in tarda serata per i nosocomi di Avezzano e L’Aquila. Gli otto posti letto di terapia intensiva, di cui uno a pressione negativa, saranno per il momento utilizzati per curare i pazienti positivi che hanno bisogno della rianimazione. La decisione dell’ultimo minuto ha sollevato una serie di reazioni soprattutto per la momentanea scomparsa della rianimazione per i pazienti che non sono affetti da Coronavirus ma che pure devono essere curati. In mattinata il sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, ha scritto una lettera aperta al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che sarà domani in visita a Sulmona. “Domani, quando verrai, è fondamentale riportare ordine, chiarezza, certezze e soprattutto sicurezze. Lo so che non è facile ma bisogna riuscirci. Definisci il ruolo del nostro Ospedale, con la garanzia immediata che le nostre cure dovranno essere per tutti. Richiama la nostra Rianimazione. C’è posto per tutti e per tutti deve essere in sicurezza”- ha scritto la Di Nino. Sempre in giornata un altro paziente del pre triage è stato ricoverato nella terapia intensiva sulmonese.

Andrea D’Aurelio

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