banner
banner

SULMONA – “Investire seriamente in Valle Peligna una parte dei 3 miliardi di euro di investimenti nella transizione energetica (efficienza energetica, produzione ed infrastrutture biometano, mobilità sostenibile, idrogeno) già deliberati da spendere e realizzare nei prossimi 10 anni, trasformando Sulmona, Pratola, la Valle Peligna intera un importante HUB per la transizione energetica, magari aprendo uffici e aziende e creando posti di lavoro. Insistere sulla possibilità di compensazioni sulle bollette come accade in Basilicata sull’estrazione sul petrolio, chiedendo al Governo di legiferare sulla possibilità che ciò sia possibile anche sul gas estratto o di passaggio. Citare in giudizio la Snam per ottenere che il danno subito venga stimato, non da qualche burocrate o tecnico, ma da un Giudice, a cui queste competenze e poteri sono affidati per legge”. Sono questi i principali spunti che arrivano da Pratola Città Futura al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, chiamato a presentarsi sul tavolo del Consiglio Ministri e davanti alla premier in pectore, eletta in provincia dell’Aquila, con le istanze del territorio. “La centrale Snam non è un problema solo di Sulmona, se solo si osserva che il Comune di Pratola ci confina per esempio dal lato del nucleo industriale”- intervengono i consiglieri comunali, Vincenzo Margiotta e Caterina Di Simone- “noi sopporteremo il rischio di esplosione e di inquinamento, a fronte di 72mila€, mentre a Bologna o a Milano la Snam aprirà Uffici e Aziende e creerà posti di lavoro, costringendo i nostri ragazzi più fortunati ad andare via di casa”. La lettera dei due avvocati-consiglieri è rivolta anche al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ai sindaci di Sulmona e Pratola e al Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso.

Lascia un commento