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SULMONA – Una panchina scolpita su un unico blocco di legno, con la forma di un serpente arrotolato ad essa in modo da accogliere l’ospite in un abbraccio ideale con il mondo della natura. E’ l’ultima invenzione dell’artista Marco Di Iorio che è diventata il monumento dell’accoglienza per il comune di Cocullo, inaugurata questa mattina e donata alla comunità di Cocullo su iniziativa dell’ARS (Associazione Ricerca e Sviluppo) con il contributo della Fondazione Carispaq. L’iniziativa, promossa dell’ ARS, dichiara il Presidente Franco Iezzi “vuole perseguire la duplice finalità di lasciare un segno tangibile di vicinanza alla comunità cocullese, colpita dal sisma del 2009, e di stimolare la valorizzazione della cultura e delle tradizioni popolari del luogo ed in particolare la loro trasmissione alle nuove generazioni”. Marco Di Iorio, autore della scultura, racconta di aver voluto rappresentare l’accoglienza della comunità cocullese attraverso il simbolo del serpente, centrale nella tradizione popolare del borgo per il famoso rito dei serpari legato alla figura di San Domenico Abate. La scultura infatti è una panchina scolpita su un unico blocco di legno, con la forma di un serpente arrotolato ad essa in modo da accogliere l’ospite in un abbraccio ideale con il mondo della natura. “E’ stata una bella giornata per il nostro paese”, dichiara il Sindaco Sandro Chiocchio “nonostante le avverse condizioni meteo una folta rappresentanza della nostra comunità ha preso parte alle celebrazioni in memoria dei nostri caduti e ha riservato una calorosa accoglienza ai promotori di questa lodevole iniziativa, il tutto in piena aderenza allo spirito dell’iniziativa stessa e ai valori che hanno ispirato l’artista nella realizzazione della scultura.

Andrea D’Aurelio

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