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Commercio e somministrazione di medicinali guasti. Con questa accusa P.L., medico 59 enne residente a Sulmona, è finito di nuovo sotto processo davanti al giudice del tribunale peligno, Francesca Pinacchio. Si tratta del filone d’inchiesta collegato alle accuse di concussione e peculato, per le quali il sanitario era stato condannato lo scorso 12 dicembre alla pena di sei anni e nove mesi di reclusione, per aver erogato cure a pagamento con i farmaci dell’ospedale. Nella giornata di ieri si è aperto l’ulteriore processo che vede il medico sul banco degli imputati per aver compiuto atti idonei a somministrare farmaci scaduti ad un’anziana di Raiano. Si tratta di quattro soluzioni fisiologiche che il medico teneva con sè. Ad impedire l’uso dei farmaci furono i carabinieri del Nas di Pescara che, il 21 ottobre 2021, si presentarono a casa della donna per effettuare il blitz. L’operazione portò all’arresto del medico e all’apertura di un filone d’indagine. L’aggravante, secondo la procura, è quella di essersi approfittato delle condizioni della donna, affetta da una patologia e di aver agito con abuso dei poteri e con la violazione dei doveri riguardanti una pubblica funzione. Il processo proseguirà a novembre. Il medico è difeso dagli avvocati Alessandro Scelli e Alessandro Margiotta che sono pronti a respingere le accuse.

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