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I sindaci della Valle Sagittario chiedono concertazione e condivisione per qualsiasi progetto che riguardi l’autostrada a25, nel tratto tra Pratola Peligna e Cocullo. “Lo smantellamento della tratta autostradale della A 25 tra Pratola Peligna e Cocullo è una ipotesi sempre più probabile”. Questo è quanto dichiarato dal commissario straordinario per la messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi, Maurizio Gentile.  “Una infrastruttura che non metta a repentaglio l’incolumità dei viaggiatori è certamente obiettivo comune alla nostra strategia territoriale” – affermano i sindaci di Scanno, Villalago, Anversa degli Abruzzi, Cocullo, Bugnara ed Introdacqua – “troppi aspetti però non sono chiari, sia dal punto di vista tecnico che economico e ambientale, rispetto alle soluzioni prospettate nel corso degli ultimi anni sulla messa in sicurezza della rete autostradale, e andrebbero condivisi con i territori e con chi ogni giorno percorre le tratte interessate e le strade collaterali”.“Inoltre – continuano i sindaci – “attendiamo da tempo che si intervenga per la definitiva messa in sicurezza dell’attuale infrastruttura, tra opere mai avviate o lavori iniziati e mai conclusi, con la riproposizione costante di soluzioni alternative che in ogni caso non risolverebbero il problema della messa in sicurezza a breve termine e che comporterebbero in prospettiva un ulteriore isolamento della nostra valle. Non accettiamo che qualsiasi progettualità venga intrapresa senza un coinvolgimento dei rappresentanti dei territori interessati. È nostra premura sapere cosa è in previsione per il casello di Cocullo, attuale porta di collegamento della Valle del Sagittario, necessaria per l’accessibilità ai servizi essenziali e strategica per lo sviluppo turistico dell’intero comprensorio”.  “Non subiremo passivamente strategie calate dall’alto che non tengano conto dei bisogni dei territori e che comporterebbero gravissime conseguenze dal punto di vista economico e sociale. Tra le cause dello spopolamento, d’altronde, c’è proprio la viabilità non agevole, la lontananza dai centri maggiori e il trasporto pubblico carente” concludono i sindaci.

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