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“Le doglianze dei consiglieri comunali Vincenzo Margiotta e Caterina De Simone appaiono infondate, pretestuose e strumentali”. E’ questa la replica del sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, al prefetto dell’Aquila, al quale hanno fatto ricorso ieri i consiglieri di minoranza del gruppo Pratola Città Futura contestando la regolarità della doppia convocazione di seduta consiliare, fissata per la giornata di mercoledì prossimo 29 giugno. Anzitutto il sindaco precisa che nessuna norma, né statutaria, nè normativa nazionale, vieta tale convocazione. Il sindaco ritiene quindi nella piena regolarità la doppia convocazione consiliare. I termini di convocazione sono stati rispettati. Quanto alla conferenza dei capigruppo il sindaco Di Nino fa sapere che c’è stata interlocuzione con il capogruppo di minoranza, Alfonso Fabrizi, attraverso messaggi whatsapp e posta elettronica. Anche perchè nessuna norma sancirebbe l’obbligo di una convocazione della capigruppo in presenza, come precisa lo stesso sindaco. Inoltre, Di Nino sottolinea che i punti all’ordine del giorno della prima convocazione sono quelli canonici e rituali di ogni seduta inaugurale del mandato consiliare. E comunque se viene proposta eccezione di legittimità riguardo alla convocazione bisogna ricorrere all’autorità giudiziaria. Per il secondo consiglio Di Nino ricorda di aver fatto presente al capogruppo di minoranza, Fabrizi, l’urgenza di portare in aula alcuni argomenti per i quali ci sono termini perentori e per legge vanno approvati entro il prossimo 30 giugno. Come pure la seconda convocazione prevede altri punti all’ordine del giorno che hanno bisogno di essere approvati celermente, anche per evitare dispendi economici, in caso di una terza convocazione.

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