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Ci sono i classici della letteratura italiana come Pascoli e Verga, ma anche le novità della pandemia e dell’iperconnessione, tra le tracce della maturità con cui da questa mattina si stanno confrontando 537 studenti del Centro Abruzzo. Tracce che si aspettavano e che puntualmente sono arrivate. Verga a 100 anni dalla morte, pascoli in particolare. Ma anche altri argomenti, per i più considerati fattibili come ad esempio il potere della musica sugli esseri umani, il mondo dopo il Covid nel testo del brano di Ferrajoli “Perchè una Costituzione della Terra?”. E poi le leggi razziali nel testo argomentativo su Liliana Segre. Tutti in classe questa mattina alle 8,30 per il ritorno dell’esame di Stato tradizionale, dopo i due anni del Covid in cui i maturandi hanno sostenuto solo una specie di maxi-orale. Non c’è più neanche l’obbligo di indossare la mascherina. L’emozione è palpabile. “Sono tutte tracce di attualità, molto fattibili e alla portata di tutti. Abbiamo affrontato la prova molto bene”- commenta Sara, distesa e soddisfatta all’uscita dalla sede provvisoria del Liceo Classico in via Di Giacomo. “Avevamo ripassato proprio questi argomento. Per cui abbiamo tirato subito un respiro di sollievo. Anche i professori sono stati tranquilli e ci hanno messo a nostro agio”- aggiunge Fabrizio. Gli fa eco Emanuele: “Ho scelto la traccia di musica. Nessuna sorpresa rispetto alla vigilia. C’era molta emozione questo si”. Domani la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che riguarderà una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. La prova sarà predisposta dai singoli istituti. È previsto, infine, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione: un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto. Perchè diventare maturi significa affrontare direttamente persone e situazioni. E questo, come direbbe qualcuno sempre attento alle analisi, si impara a scuola. Buona la prima.

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