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Si celebrano domani, 7 febbraio 2023, i venti anni del Safer Internet Day, la ‘Giornata mondiale per la sicurezza in Rete’, promossa dalla Commissione Europea e celebrata in contemporanea in oltre cento nazioni. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito aderisce all’iniziativa, che da anni viene raccolta e portata avanti anche dal polo liceale “Ovidio” con l’intento di promuovere tra gli studenti buone prassi per un uso più sicuro e responsabile del web e delle nuove tecnologie. Le iniziative inizieranno questa mattina, quando le classi 1LL, 1IL e 2GP del Liceo “Vico”, in collaborazione con Schermi in classe (“Libera contro le mafie”) assisteranno in Biblioteca alla visione del film “Zen sul ghiaccio sottile”. Tema di fondo bullismo e cyberbullismo. Si proseguirà giovedì 9 febbraio le classi prime di tutto il Polo, presso l’Aula Magna del liceo artistico “Mazara”, incontreranno il Marco Calonzi, consulente tecnico informatico forense, esperto di Social media. Tema della giornata: “Navigare sicuri nel mare di Internet”.  Si tratta di due importanti momenti finalizzati a stimolare le riflessioni delle ragazze e dei ragazzi non solo sull’uso consapevole della rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di Internet come luogo positivo e sicuro. «Da tanti anni, a scuola facciamo cultura di prevenzione e informazione sull’uso consapevole di web e dei social media», spiega la referente delle iniziative, la professoressa Alessia Verrocchi, «ma ci accorgiamo che i ragazzi sono talmente immersi in questo mondo virtuale nel quale hanno proiettato gran parte della loro vita che non è mai abbastanza. La conferma arriva dai numerosi casi di cyberbullismo, sexting, uso di profili fake di cui la cronaca ci parla. Noi, come scuola, continuiamo e continueremo ad impegnarci nella promozione di un uso consapevole della rete, ma la guardia deve essere alta. Quello del web è un mondo in così continua e veloce evoluzione che è necessario un impegno su queste tematiche da parte di tutti, dalla famiglia alla comunità istituzionale».

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