banner
banner

Un pomeriggio turbolento, quello di ieri, al Pronto Soccorso.In due punti periferici della città si sono verificati due distinti episodi particolari che hanno determinato l’intervento degli operatori del 118, dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Si tratta di due uomini che hanno dato in escandescenza, uno dei quali avrebbe inveito contro i sanitari. In tutte e due le situazioni la professionalità congiunta degli operatori sanitari e delle forze dell’ordine hanno evitato che specifiche sofferenze mentali degenerassero in conseguenze spiacevoli per i familiari. I due signori sono stati accompagnati, rispettando la loro dignità di sofferenza, presso il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Sulmona per le cure del caso. Presi in carico dai sanitari del PS e del CSM, con la fattiva collaborazione umana e professionale degli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Sulmona, è stata controllata l’esplosione psichiatrica dei due signori che stavano in due luoghi distinti del Pronto Soccorso. Dopo aver valutato le migliori soluzioni i sanitari hanno proceduto alle pratiche burocratiche del Trattamento Sanitario Obbligatorio Psichiatrico per entrambi con le ordinanze del Sindaco di Sulmona. Non è stato facile gestire nel Pronto Soccorso, con l’ordinaria affluenza delle urgenze sanitarie, le procedure della sedazione dei due pazienti. – É la prima volta che mi sono trovato a gestire due TSO contemporaneamente. – ha detto il dottor Tardio del CSM di Sulmona. Essendo disponibile una sola ambulanza per il trasferimento delle urgenze mediche e neurochirurgiche in altri presidi i due pazienti in TSO sono partiti con l’equipaggio del 118 nella serata e nella nottata presso i Reparti Psichiatrici di L’Aquila e di Lanciano. (Red)

Lascia un commento