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SULMONA – La Prefettura dell’Aquila ha respinto il ricorso depositato nei mesi scorsi da una giovane coppia straniera che aveva impugnato il provvedimento del daspo urbano, emesso dal Questore dell’Aquila, per la lite tra stranieri scoppiata lo scorso 8 settembre in pieno centro storico, tra via Pantaleo e piazza Annunziata. Secondo il Prefetto i motivi fondanti del ricorso erano poco giustificativi rispetto alla condizione dei giovani in ordine alla sicurezza pubblica. Da qui il rigetto dell’istanza depositata dall’avvocato della coppia che sta vagliando un ulteriore impugnazione presso il Tar Abruzzo. Il provvedimento di rigetto, notificato dal Prefetto, può essere infatti posto all’attenzione dei giudici amministrativi per la decisione di merito. Una strada più complicata visti i costi e i tempi lunghi. Con il daspo urbano la coppia non potrà accedere nei 28 bar e locali cittadini per un periodo di due anni. Sei mesi dal provvedimento del Questore sono già trascorsi. Un daspo ritenuto giusto e proporzionato dal Prefetto mentre resta al quanto discriminante per i due giovani, vista la loro piena integrazione nel tessuto sociale cittadino con ovvie ripercussioni, sempre sul piano sociale, per il minore a carico. Quanto alla lite di settembre resta in piedi il filone penale. Procura e Polizia contestano alla coppia le ipotesi di reato di minaccia e tentata estorsione per la consumazione in un’attività commerciale in centro. Ipotesi che hanno comportato all’iscrizione del fascicolo e alla chiusura delle indagini preliminari.

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