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SULMONA – Si svolgeranno oggi alle ore 15, presso la Chiesa di Cristo Re a Sulmona, i funerali di Mariano Di Rocco, il detenuto sulmonese trovato morto nella cella del carcere di Castrogno dove stava scontano la pena definitiva per alcuni reati. L’esame autoptico sul corpo senza vita di Di Rocco è stato svolto nella giornata di ieri dall’anatomopatologo, Giuseppe Sciarra, che ha effettuato tutti i prelievi del caso. All’autopsia ha preso parte anche il perito incaricato dalla parte offesa. Per l’esito degli accertamenti ci vorrà del tempo ma la Procura della Repubblica di Teramo, che ha aperto un’inchiesta sul caso dopo la denuncia contro ignoti presentata dalla madre, ha acquisito la cartella clinica dell’ultimo ricovero avvenuto circa un mese fa nell’ospedale di Teramo. Quello dei magistrati è sostanzialmente un atto dovuto che serve però a ricostruire tutti i passaggi legati alla degenza ospedaliera del detenuto nonché ad approfondire il suo quadro clinico che, a detta della madre e dei suoi legali, non era compatibile con il regime carcerario. Da qui la denuncia e l’apertura di un fascicolo contro ignoti. Di Rocco aveva due anni e undici mesi di pene accumulate per furti, spacci e lesioni. A febbraio 2021 avrebbe finito di scontare il suo conto con la giustizia. Ma il punto, come già hanno sottolineato i suoi avvocati Stefano Michelangelo e Paolo Vecchioli, è che in carcere non doveva proprio entrarci. Due istanze di scarcerazione non hanno trovato risposta. In cella Di Rocco ci era finito dopo l’evasione dalla detenzione domiciliare, per aver perso cioè il bus per tornare a casa dopo il permesso accordato per una visita all’Aquila. E chi l’avrebbe detto che sarebbe stato il suo ultimo viaggio prima di quello più lungo che, per lui, comincia proprio adesso. Intanto la madre e i suoi familiari chiedono giustizia, che si vada cioè fino in fondo alla vicenda.

Andrea D’Aurelio

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