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Sulmona ha un nuovissimo dipinto murale ispirato a Ovidio, “DIANA e ATTEONE”, realizzato nell’ambito delle iniziative del Bimillenario Ovidiano, grazie alla L. 226/2017, al successivo regolamento attuativo (D.P.R. 67/2019) e al D.P.C.M. del 10 dicembre 2021 che hanno finanziato progetti e attività di enti e associazioni. L’associazione ‘Amici del Certamen Ovidianum Sulmonense’, con il patrocinio del Comune di Sulmona, che ha concesso l’autorizzazione a dipingere un edificio pubblico, e con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice – Ovidio”, annuncia la conclusione dei lavori. Il progetto MURALE OVIDIANO arriva su una grande superficie di 120 mq, nello specifico una facciata dell’immobile sito in Via Monsignor Marcante, nella zona artigianale della città, che attualmente ospita studenti della scuola primaria. Il percorso d’arte ovidiana si amplia ulteriormente oltre Viale delle Metamorfosi, dove sono concentrate la maggior parte delle opere finora realizzate dall’Associazione “Amici del Certamen“, arricchendosi di una vera perla, un bellissimo dipinto che interpreta in maniera suggestiva e innovativa il mito ovidiano raccontato nelle Metamorfosi, arrivando a trovare connessioni inaspettate con il mondo del computer e della grafica contemporanea. Diana e Atteone, protagonisti del murale, sono raffigurati come fossero un unico grande viso nero e magenta, composto da due volti divisi a metà, uniti nella composizione ma separati trasversalmente da una spessa linea bianca. I soggetti principali sono poi contornati da elementi simbolici stilizzati, scritte legate al mondo della grafica e segnali internazionali che alludono al concetto della privacy violata e all’inversione del ruolo del cacciatore che, trasformato in cervo, viene a sua volta cacciato e ucciso dai propri cani. Non vi è presenza di arco, frecce o altri elementi cruenti, ma solo la goccia e il suo propagarsi nelle acque in cui Diana era immersa con le sue ancelle. Completano il dipinto murale i riferimenti al III libro e i versi relativi al nucleo centrale del racconto, fonte dell’ispirazione dell’artista (vv. 177-199) .Un’opera che contempera, con grande equilibrio compositivo e cromatico, mondo classico e contemporaneo, mito e modernità, umanesimo e tecnologia.

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