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SULMONA – Non solo maltrattamenti e vessazioni ma anche continue offese che, in alcuni casi, possono sfociare nella diffamazione. E’ quanto è capitato ad un 59 enne di Sulmona che ieri, davanti al giudice di pace, Concetta Buccini, ha incassato la seconda condanna nel giro di un mese. L’uomo è finito alla sbarra per aver offeso la reputazione dell’ex consorte, comunicando con i propri figli, alla presenza di più persone. “I soldi fatteli dare a tua madre che lavora di notte e fa la prostituta”, avrebbe detto l’uomo alla prole, utilizzando epiteti e calpestando la reputazione della donna. Un’offesa pesante che gli è costata una condanna a seicento euro di multa a e al risarcimento di 2400 euro da liquidare alla persona offesa. Non un semplice battibecco tra coniugi dal momento che la diffamazione si inserisce nella più ampia escalation dei maltrattamenti. Il 59 enne era stato già condannato lo scorso 26 gennaio, dal Tribunale di Sulmona, alla pena di due anni e sei di reclusione per aver umiliato con cadenza abituale, dal 2010 al 2017, la sua ex moglie attraverso continue offese, vessazioni ed aggressione verbali, in presenza dei figli minori all’epoca dei fatti. In una circostanza, in stato di alterazione per abuso del vino, si sarebbe denudato davanti alla prole minorenne. Nei prossimi giorni si svolgerà il terzo round dell’inchiesta che vede imputata la donna assieme al fratello per minaccia.

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