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SULMONA – Sgomento e dolore nell’ospedale dell’Annunziata per la morte improvvisa di un’operatrice sanitaria di 60 anni. La donna si era recata in pronto soccorso nella serata dello scorso 5 gennaio per vomito ematico e per la perdita di alcuni liquidi. Sottoposta agli accertamenti e alle consulenze sanitarie del caso, è stata tenuta sotto osservazione dai colleghi sanitari fino al miglioramento del quadro clinico. I medici l’hanno quindi dimessa presso il domicilio. Qualcosa poi sarebbe andato storto. Nel senso che in nottata la donna avrebbe avuto una ricaduta. Ancora vomito e forti dolori di stomaco. Fino al decesso. Sul posto è intervenuta l’ambulanza del 118 ma per la 60 enne non c’era più nulla da fare. Una notizia che ha sconvolto l’intero ambiente ospedaliero soprattutto per le modalità del decesso che è subentrato nel cuore della notte dopo le dimissioni dal nosocomio. Dimissioni che sarebbero state messe nero su bianco per via del miglioramento del quadro clinico. L’operatrice era assai apprezzata per il suo lavoro. Per questo la morte improvvisa ha scosso tutti anche per la sua età pressocchè giovane. Al di là del caso di specie va rimarcata l’annosa e conclamata carenza di personale che talvolta incide sui tempi di diagnosi e può provocare l’intasamento del sistema.

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