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SULMONA. Finisce sul tavolo della procura della repubblica di Sulmona il caso del dito medio negli uffici comunali dell’ente. A darne notizia è il quotidiano Il Centro. L’altro giorno, le tre dipendenti che erano finite sotto l’occhio del ciclone, si sono recate all’ultimo piano del palazzo di giustizia per presentare una denuncia contro ignoti, per la precisione contro i dipendenti comunali che avevano sottoscritto un esposto anonimo. Si tratta di una contromossa da parte delle tre che erano state accusate di aver leso l’immagine del comune per aver pubblicato, sulla rete sociale di facebook, il selfie con il dito medio negli uffici comunali. Il caso è stato archiviato lo scorso 4 marzo dal dirigente del settore, senza necessità di un procedimento o provvedimento disciplinare. La controffensiva delle dipendenti è volta quindi a risalire agli autori della segnalazione che era arrivata sul tavolo del comune, innescando la polemica. L’esposto, hanno ricordato le tre nella querela presentata in procura, “era arrivato in busta chiusa, senza timbro né francobollo”. Al magistrato il compito di dare un volto e un nome ai dipendenti comunali che avevano sottoscritto la lettera, aprendo il caso che fece molto discutere nell’ambiente comunale. La vicenda risale al 31 dicembre scorso. Nel mirino della lettera anonima erano finite in particolare una dirigente e due funzionarie che, secondo la missiva, avevano “leso l’immagine dell’ente per una fotografia scattata all’interno degli uffici e postata sui profili whatsapp”, oltre, a quanto sembra (ma non se ne ha più traccia), anche in qualche profilo facebook. La foto in questione ritraeva le tre dipendenti comunali negli uffici, con una di loro che mostrava il dito medio alla camera. Un atteggiamento che, secondo gli autori della lettera che si erano firmati genericamente come “dipendenti comunali”, senza sottoscriverla personalmente, andava punito perché in contrasto con il codice comportamentale dell’ente. Non è stato dello stesso avviso il dirigente delle dipendenti sotto accusa che ha ritenuto insussistenti e infondati gli elementi contenuti nell’esposto-segnalazione. Le tre, hanno spiegato prima al comune e poi alla procura che ora sta indagando sul caso, si trovavano negli uffici di domenica e per giunta nella giornata di San Silvestro per varare provvedimenti urgenti. “Non è stato il nostro operato a gettare fango ed ombre sull’immagine del comune di Sulmona ma lettera anonima che ha strumentalizzato la vicenda”- sostengono le tre dipendenti nella querela. Alla procura sono stati fornite indicazioni precise per risalire agli autori dell’esposto che aveva fatto esplodere il caso. Per cui il campo si restringe. Dal tribunale hanno avviato le indagini del caso e nei prossimi giorni saranno ascoltate tutte le persone informate dei fatti.
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