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SULMONA -  Manca uno studio di compatibilità sismica sull’opera, che era stato chiesto da tutte le parti coinvolti, ma anche è stato allegato solo per la centrale di Case Pente. Una carenza che il coordinamento No Hob del Gas ha fatto notare a pochi giorni dalla seconda riunione organizzativa per il via libera al metanodotto Snam. L’incontro si svolgerà il prossimo giovedì 28 gennaio in modalità da remoto. Ma gli ambientalisti chiedono e sperano in un rinvio alla luce della mancanza della documentazione. “È incredibile, inaccettabile e contro ogni principio democratico che il governo voglia imporre a tutti i costi al nostro territorio e all’intero Appennino centrale – scrivono i No Hub- un’opera che viene bocciata perfino dai soggetti economici che dovrebbero essere i primi a sostenerla”. Il  coordinamento continua a sottolineare che l’opera è inutile e dannosa, alla luce anche della “bocciatura” da parte dell’Eni nell’osservazione al piano decennale Snam. Arriva quindi il reiterato appello a tutte le forze politiche e istituzioni in campo per far sentire la voce di protesta e chiedere il rinvio della seconda riunione organizzativa.

Andrea D’Aurelio

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