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SULMONA – Nessuna autopsia ma solo una visita necroscopica per Gianni Mastrangioli, il 51 enne di Sulmona morto nella notte tra sabato e domenica sull’autostrada A 25, nei pressi della galleria di Cocullo. La morte è riconducibile a un’aritmia cardiaca, come ha accertato la visita effettuata dal medico legale, Luigi Scancella, che questa mattina si è presentato nella Casa Funeraria dove è esposta la salma per i riscontri e i rilievi del caso. Non si è trattato quindi di infarto. Una morte comune per gli atleti come Gianni. Che si è trattato di morte naturale lo aveva già accertato la Polizia Stradale di Pratola Peligna al momento dei rilievi e la Procura della Repubblica di Avezzano che ieri aveva rilasciato il nulla osta per la celebrazione delle esequie. La visita necroscopica si è resa però necessaria per chiarire alcuni aspetti e per la richiesta di un eventuale riscontro diagnostico, passaggio quest’ultimo che è stato scongiurato. Al termine dell’esame del medico legale, è stato fissato il rito funebre che sarà officiato domani 26 gennaio alle ore 15 nella Chiesa di San Giovanni da Capestrano. Mastrangioli era in autostrada la scorsa notte. Tornava da Avezzano per far rientro nella sua abitazione sulmonese. All’altezza della galleria di Cocullo avrebbe avvertito un malore ed ha fatto in tempo ad accostare l’auto per chiedere aiuto. Con lui viaggiava a bordo un giovane sulmonese che ha allertato immediatamente i soccorsi. Purtroppo per il 51 enne non c’è stato nulla da fare. Il passeggero dell’auto è stato sentito a sommare informazioni dalla Polizia Stradale che è intervenuta sul posto per i rilievi di rito. “Non ci sono elementi per chiedere ulteriori sviluppi investigativi alla luce della morte naturale e del riscontro del medico legale”- conferma l’avvocato della famiglia, Giuseppe Giammarco, spiegando che sono comunque in corso ulteriori accertamenti su quello spostamento in piena notte. Tutte le ipotesi ora devono cedere il passo al rispetto del dolore di una persona cara per la città di Sulmona. Resta il ricordo di Gianni, la bontà fatta persona. Dal Sulmona Ruby all’arcisodalizio trinitario, in tanti lo stanno ricordano in queste ore. Una vita che si è fermata in autostrada, bruscamente interrotta da quella maledetta aritmia. La speranza è che per lui si apra ora la strada più lunga, eterna, che non conosce distanze temporali. Un fulmine al ciel sereno per la città.

Andrea D’Aurelio

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