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SULMONA – Più di 60 auto incendiate dal 2010 ad oggi, furti in attività, uffici pubblici ed appartamenti e spaccio di sostanze stupefacenti. E’ questa la fotografia scattata dal comitato del quartiere degli incendi che ha depositato formalmente l’esposto in Prefettura chiedendo un vertice interforze a Sulmona nel cosiddetto trilatero della cronaca. Il sodalizio nel frattempo si è organizzato con i “turni di notte”. I pattugliamenti delle forze dell’ordine nell’ultimo periodo sono stati incrementati ma alcuni residenti non mollano con la “vigilanza fai da te”, sacrificando alcune ore di sonno pur di controllare la vita di quartiere. Non proprio delle ronde ma una veglia di inquilinato contro le possibili azioni delittuose. L’iniziativa coinvolge già un gruppo di residenti che spontaneamente si sono organizzati in tal senso. L’esposto si è comunque reso necessario all’indomani dell’ennesimo atto incendiario, molto probabilmente di origine dolosa, su una Mercedes Nera in uso ad un giovane residente in via Avezzano e attualmente ristretto agli arresti domiciliari per la presunta rapina al corriere della droga. Nella nota si rispolverano le criticità già rappresentate ad Ater e comune mediante apposita petizione: telecamere di videosorveglianza assenti, aree verdi in degrado, fermate degli autobus insidiose ed addirittura pericolose (recentemente è stata rifatta la segnaletica),
niente guard rail, illuminazione pubblica scarsa. E molto altro ancora. “Abbiamo bisogno di risposte , si vive nel terrore costante tanto da spingerci a fare ore di turno (alcuni inquilini e per ogni palazzo di appartenenza a stare svegli a turni a ore ) per vigilare auto, palazzi ed inquilinati , togliendoci ore di riposo. Questa è la realtà dei fatti per me ma anche per altri di dover ricorrere perfino all’aiuto di psicologi’- tuona il portavoce, Alessandro Ferrini rimarcando l’urgenza di adottare misure di prevenzione urgenti.

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