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SAMBORONDON. La data da segnare sul calendario è quella del 20 febbraio. Bombe, sequestro e scenari di guerra non hanno fermato lo chef sulmonese in Ecuador, Panfilo Colonico, che inaugurerà il prossimo martedì il suo nuovo ristorante “Sabore mio”. Da Guayachil lo chef si sposta a Samborondón, una città nella provincia di Guayas, che comprende 105 località. “E’ una zona più vivibile e tranquilla”- spiega Colonico- “ci sono imprenditori e gente di un certo livello sociale. Sta crescendo di giorno in giorno l’aspettativa della gente e non pensavo di poter ottenere così tanto appoggio. Tutti aspettano la riapertura del ristorante. Quando sono arrivato e ho aperto il locale siamo partiti da zero, ora tutti ne parlano e ciò non può che farmi piacere”. Il ristorante dello chef è divenuto tra i più famosi in terra ecuadoriana. Dallo scorso 6 ottobre Colonico si trova sotto protezione per via degli attacchi alla sua attività, frutto secondo gli inquirenti di un probabile atto di terrorismo internazionale. Due bombe molotov erano state esplose il 29 settembre, contro il suo locale, da altrettanti uomini, immortalati dalle telecamere di videosorveglianza. Il tutto a tre mesi di distanza dal sequestro e rapimento che risale a giugno 2023. Colonico fu rilasciato solo dietro pagamento di un riscatto. In attesa di una svolta nelle indagini, lo chef cambia paese in Ecuador, sperando di poter continuare a lavorare ma con più serenità. L’inagurazione del ristorante, inizialmente prevista a gennaio, è stata spostata di un mese per via dello stato di emergenza che aveva costretto Colonico e tanti come lui a rimanere chiusi in casa. “Sono pronto a ripartire. Valorizzeremo tutti i nostri prodotti della cucina italiana. La settimana scorsa sono arrivate televisione da Bruxelles e Inghilterra. Sono grato a questa terra”- conclude Colonico. (a.d’.a.)

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