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SULMONA – Scatta la corsa al vaccino anche per i giovanissimi. Dopo i nuovi fronti di contagio che si sono aperti nelle scorse settimane in provincia dell’Aquila, a Sulmona in particolare per il focolaio legato alla movida, anche i più giovani cominciano a fare la fila nei centri vaccinali per proteggersi contro l’infezione da Covid-19. Tra ansie e preoccupazioni, i numeri si alzano sul territorio provinciale dove il trend si conferma pressocchè buono. Sono 212 mila le dosi inoculate dall’inizio della campagna vaccinale in atto mentre 101 mila soggetti hanno completato il ciclo vaccinale. Nel Centro Abruzzo si è superata la soglia delle 60 mila vaccinazioni. Il 30 per cento, all’incirca, sono seconde dosi. L’obiettivo dell’azienda sanitaria è quello di fidelizzare l’utenza che non si è ancora prenotata, giovanissimi in primis, in vista dell’estate che avanza e della ripresa dell’anno scolastico. I giovani restano quindi i sorvegliati speciali. Nei giorni scorsi una segnalazione è stata inoltrata all’Agenzia del Farmaco per una sospetta reazione allergica dopo l’inoculazione della prima dose del vaccino Moderna. La disavventura è capitata ad una 20 enne di Sulmona che si è recata nell’hub vaccinale per la somministrazione della fiala. Il giorno successivo avrebbe cominciato ad avvertire gonfiore al viso e alla gola tanto da accusare anche un malore alla guida. E’ stata quindi sottoposta agli accertamenti del caso nel pronto soccorso dell’ospedale cittadino. Alcuni esami li avrebbe svolti anche privatamente. Fortunatamente non si è trattato di uno shock anafilattico ma della prime risultanze la reazione sarebbe legata alla vaccinazione. Niente paura. “Sono casi rari, anzi rarissimi che pure sono capitati in passato. Sarà inoltrata come da prassi la segnalazione all’Aifa. Per la seconda dose si valuterà la vaccinazione in ambiente protetto”- interviene Enrico Giansante, Direttore Uoc Siesp Provincia dell’Aquila. Una reazione non grave che balza comunque alle cronache perché il caso, come detto, sarà oggetto di approfondimento e di studio. L’efficacia del vaccino è palpabile con numeri e dati alla mano. I focolai accesi tra i giovani dimostrano che la fascia adulta della popolazione è pressocchè protetta dalla malattia e dall’infezione. L’appello quindi è quello di completare il ciclo vaccinale, soprattutto alla luce della variante Delta in circolazione, sulla quale il vaccino, come spiegato dall’Izs, conserva la sua resistenza.
Andrea D’Aurelio

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