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SULMONA – Variazione dell’assetto organizzativo-gestionale e dello status giuridico dell’associazione, istituzione di un fondo comune per sgravi fiscali e opportunità di accesso a finanze, undici obiettivi per aprire la Giostra al territorio, ovvero realizzare di due stelle di monumento equestre, istituzione della scuola permanente dei musici, una carrozza provvisoria sui treni storici e un patto d’unione come contratto sociale. Sono queste alcune proposte contenute nel documento programmatico della lista “Giostra di tutti” che è rimasta fuori dalle consultazioni poiché composta da sei soci e non nove come espressamente richiesto. Una lesione della pluralità secondo Giancarlo D’Alessandro, Dino Iacobucci e Roberto La Gatta, tutti soggetti che hanno avuto a che fare negli anni con la Giostra. “Abbiamo proposto un brand, un marchio identitario dopo 30 anni”- insorgono i tre spiegando di aver chiesto l’elenco dei soci aventi diritto al voto senza poterlo ottenere. “Ci hanno risposto che non potevamo né fotocopiare né fotografare gli elenchi. Per cui li abbiamo dovuti trascrivere a mano”- continuano i tre. “È un progetto per la Giostra non per noi. Vogliamo augurarci che l’elezione del Presidente sia plebiscitario. Diversamente richiederemo l’assemblea straordinaria dei soci”- chiosa “La Giostra di Tutti”. Verosimilmente ci sarà solo una lista in corsa ma il termine scade a mezzanotte.

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