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SULMONA – Una norma ambientale violata, almeno secondo i primi rilievi, che ha fatto scattare la maxi-operazione al Cogesa. La Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un’inchiesta sui miasmi della discarica di Noce Mattei. Nella giornata di ieri sedici Carabinieri del Noe ( Nucleo operativo ecologico) di Pescara hanno effettuato un’ispezione sia nell’impianto della sede di Noce Mattei che negli uffici di Sviluppo Italia, controllando carte e documenti, passando al setaccio pareri e documentazioni. Per il blitz alla sede della partecipata si è alzato anche un elicottero in volo. Un dispiegamento di mezzi e forze dell’ordine che alla fine, stando almeno alle prime informazioni, avrebbe portato a rilevare la  violazione di una norma ambientale, già a suo tempo accertata con una sanzione amministrativa di 250 euro. E’ quindi scattato il sequestro di una porzione del centro di raccolta e la Procura ha aperto l’inchiesta sul caso. Secondo gli accertamenti effettuati il sequestro sarebbe scattato per la carenza dell’autorizzazione urbanistica, ovvero ciò che aveva rilasciato il Comune nel 2016 non era un permesso a costruire. Si procederà quindi all’iscrizione nel registro degli indagati di Vincenzo Margiotta, in qualità di rappresentante legale e amministratore unico della società pubblica, come atto dovuto. L’inchiesta trae origine dall’esposto-denuncia presentato nell’agosto 2019 dai residenti della frazione Marane per gli odori nauseabondi e per i miasmi avvertiti nel quartiere dove insiste la discarica Cogesa.

Andrea D’Aurelio

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