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SULMONA – E’ stata istituita con deliberazione numero 497 di oggi 12 marzo l’unità di crisi aziendale per la gestione dell’emergenza Covid-19. La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha quindi deliberato, con apposito provvedimento firmato dal Manager Roberto Testa, l’istituzione dell’unita di crisi per dare manforte a tutti gli operatori sanitari da giorni in prima linea per il contrasto del Coronavirus. Per loro non vale il detto “io resto a casa”. Nella delibera l’azienda sanitaria specifica i contenuti dell’unità di crisi, vale a dire la serie di figure professionali alle quali è affidato il compito si supportare da vicino la Asl nella gestione e nel coordinamento dell’emergenza. L’Unità di crisi aziendale è quindi composta da: Direttore Generale, Direttore Sanitario, Direttore Amministrativo, Direttore Medico del presidio ospedaliero dell’Aquila, Responsabile del distretto sanitario area Marsica, Direttore Dipartimento Dea, Direttore Dipartimento Medico, Direttore Uoc Malattie Infettive dell’ospedale aquilano, Direttore Uoc Anestesia e Rianimazione del San Salvatore, responsabile del servizio 118 aziendale, responsabile del servizio qualità e audit, Uosd servizio Risk Management e Direttore del Dipartimento di Prevenzione. Anche l’ospedale di Sulmona, con delibera del 10 marzo scorso, ha adottato il protocollo interno per la gestione dell’emergenza. La Asl ha disposto l’adeguamento di una stanza a pressione negativa per il reparto di rianimazione e ha stanziato 755 mila euro per il reclutamento di personale medico, infermieri e Oss. Per alcune associazioni, come quella degli anziani di Pettorano, è ancora troppo poco per gestire in prima persona l’emergenza senza evitare spostamenti in altri nosocomi. Ma su questo punto l’interlocutore non è l’azienda quanto la politica che fa sempre fatica a prevenire e programmare.

Andrea D’Aurelio

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