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SULMONA – Centotre agenti penitenziari in più nelle carceri abruzzesi per gestire l’emergenza e la carenza di organico di cui 19 a Sulmona. Ad annunciarlo, è stato il provveditore all’Amministrazione penitenziaria per Abruzzo, Lazio e Molise, Maurizio Venezia; il quale ha aggiunto che si tratta di una misura che comunque non risolve le criticità delle strutture carcerarie della regione, cioè il sovraffollamento, che a sua volta esaspera le difficoltà create dai vuoti d’organico. Ventuno dei nuovi assistenti saranno impiegati nel carcere di San Donato, a Pescara; altrettanti andranno a dare un rinforzo ai loro colleghi impiegati presso il Castrogno di Teramo. Diciannove saranno destinati a Sulmona, 14 a Lanciano, dieci a Vasto, otto a Chieti ed Avezzano e due all’Aquila.  Nel penitenziario peligno la situazione si è fatta sempre più complicata nell’ultimo periodo con il fenomeno dei telefoni dietro le sbarre che è finito anche nel fascino della Dda di Napoli

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