SULMONA – “Il sindaco assuma una posizione netta e definitiva, spingendosi a chiedere al Comitato ristretto dei Sindaci, di cui fa parte, la destituzione del Direttore Generale e del suo Direttore Amministrativo”. Non usa mezzi termini Antonio Santilli del Conaratos a proposito della situazione di endoscopia di Sulmona. Di seguito la nota: “Non intendiamo aggiungere nulla alle tante proteste più o meno blande, più o meno pesanti, rivolte al Direttore Generale della ASL 1 Abruzzo ed al Direttore Amministrativo co-firmatario dell’ordine di “deportazione” del Servizio di Diagnostica Endoscopica del P.O. di Sulmona (e, presumibilmente, del suo personale) in un non meglio individuato fabbricato di Pescina. Al riguardo basta solo sottolineare come ci si sia ridotti all’ultimo momento per programmare interventi di trasferimento di servizi temerariamente mantenuti all’interno di una vecchia, fatiscente struttura, che avrebbe dovuto essere sgombrata da anni.
Ci sembra invece meritevole di attenzione la pur timida iniziativa di opposizione avanzata dal Sindaco di Sulmona, il quale conosce bene il livello di prestigio raggiunto dal Nosocomio Peligno negli anni novanta e quello di cui gode attualmente, da quando l’amministrazione aquilana ne ha assorbito la gestione, determinandone quella “esaltante” condizione che è sotto gli occhi di tutti. Riteniamo che sia venuto il momento che Lei, sig. Sindaco, assuma una posizione netta e definitiva, spingendosi a chiedere al Comitato ristretto dei Sindaci, di cui fa parte, la destituzione del Direttore Generale e del suo Direttore Amministrativo. In tutta sincerità troviamo poi assordante il silenzio dell’altro rappresentante dell’Area vasta “Peligna – Alto Sangro”, nella persona del Sindaco di Castel di Sangro, anch’egli componente qualificato del Comitato ristretto dei Sindaci: per caso la spiegazione va trovata nella circostanza che, oltre che Sindaco di Castel di Sangro è, nel contempo, anche Presidente della “Provincia/Comune” di L’Aquila? O forse perché potrebbe apparire sconveniente non riservare indulgenza nei confronti dei vertici di una Azienda in cui tanto proficuamente ed apprezzatamente operano suoi concittadini e finanche suoi autorevoli e validissimi collaboratori di Giunta?
Ovviamente non attendiamo risposte, sia perché siamo abituati a non riceverne, sia perché, se ci fossero, avrebbero, a parer nostro, la consistenza di un sudario, più che la trasparenza di un velo. Questo Comitato comunque non demorderà e proseguirà nella sua azione di denuncia a sostegno degli interventi di valorizzazione della sanità locale, anche al fine di evitare che l’annuncio di elevare il Nosocomio Peligno al rango di Ospedale di I° livello sia oggetto di sabotaggi di varia natura o, peggio, retaggio pre-elettorale di chi è avvezzo più a far promesse da marinaio che ad esaltare il valore degli Alpini che ovunque hanno onorato la nostra Regione”