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SULMONA – Doveva essere il Consiglio Comunale dello Chalet e dell’assestamento di bilancio ma anche della sanità con la richiesta dell’ospedale di primo livello, ma su quasi tutti i punti all’ordine del giorno è esplosa la crisi. E’ stato difficile mantenere il livello della discussione solo in riferimento allo specifico argomento che di volta in volta si andava trattando, come prevede di fatto il regolamento. La crisi di una maggioranza che non ha più le forze di andare avanti è piombata sul tavolo del Consiglio Comunale prima grazie al consigliere di Adesso Sulmona Andrea Ramunno che ha chiesto al sindaco Annamaria Casini “di prendere atto, per amore della città, che c’è bisogno di un’amministrazione più forte”. Poi ha fatto la sua parte, alla luce di quanto avvenuto in precedenza, il capogruppo di Avanti Sulmona Fabio Pingue secondo il quale “è il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità”. “Non vogliamo passare per capri espiatori di questa situazione critica, non vogliamo dare adito a dubbi né ad equivoci”- ha detto il consigliere a margine della discussione sulla salvaguardia dell’ospedale di Sulmona che ha messo d’accordo maggioranza e minoranza sull’ospedale di primo livello. Ma è proprio mentre parla Fabio Pingue che il sindaco Annamaria Casini saluta tutti e abbandona l’aula consiliare. “Come sapete ho partecipato alla redazione di questo documento. Sono convintamente sostenitrice di un progetto unitario su questo territorio sulla sanità e sui grandi temi ma credo che il mio contributo in questo momento possa essere oberato da un dibattito che sta prendendo una direzione diversa”- ha detto la Casini prima di lasciare Palazzo San Francesco e raggiungere la sua abitazione probabilmente anche per riflettere sulle richieste bipartisan che sono arrivate in Consiglio. Che sia arrivato il momento di andare a casa lo ha detto a chiare lettere anche il consigliere Bruno Di Masci, fortemente infastidito dall’atteggiamento della Casini. “Noi dobbiamo prendere atto di quello che è successo e ogni volta il sindaco se ne va. E’ una vergogna”- tuona Di Masci che è andato su tutte le furie. Una seduta burrascosa con un finale al cardiopalma con il sindaco che- come ha fatto notare il capogruppo di Forza Italia Elisabetta Bianchi- non ha votato il documento sulla sanità, passato all’unanimità, e né è stata presente durante l’illustrazione dell’ordine del giorno presentato dal consigliere Luigi Santilli e condiviso dall’intera assise civica sul potenziamento dell’organico al carcere di Sulmona. Quando durerà ancora l’amministrazione Casini nessuno può dirlo ma è evidente che si avvicina il momento di prendere una decisione. D’altronde Di Masci sostiene che quello celebrato è l’ultimo Consiglio e Ramunno non andrà in ferie per “vedere quello che succede”. E il sindaco?

Andrea D’Aurelio

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