SULMONA – Colpo di coda stagionale per il turismo ma albergatori e imprenditori si fanno due conti. A tirare le somme, nell’ultima domenica d’estate, sono gli operatori della Valle Peligna che riavvolgono il nastro sulla stagione turistica. La percentuale media di affollamento nelle strutture ricettive ha toccato la soglia dell’80 per cento. Dopo un giugno e un luglio sottotono, per via del clima e della voglia di riprendere i viaggi internazionali a seguito delle restrizioni degli ultimi anni, la coda estiva è stata particolarmente foriera per il turismo montano. “Abbiamo avuto picchi di sold out. In generale si è riscontrata una flessione in tutto il paese. Questa sensazione dell’essere pieni ma non strapieni ha permesso agli ospiti di valorizzare e conoscere al meglio le nostre potenzialità”- rileva Gianluca Casaccia, Presidente degli albergatori in Valle Peligna. La sfida, secondo gli operatori, è quella di saper intercettare la filiera del turismo destagionalizzato poichè il Centro Abruzzo ne ha le caratteristiche territoriali. “E’ stata un’estate più lunga perchè in questa coda stiamo toccando con mano un grande movimento, merito anche alla forza trainante della Ferrovia dei Parchi”- aggiunge Domenico Santacroce, Presidente dell’associazione albergatori di Sulmona. In effetti in 6300 sono saliti a bordo delle storiche carrozze di cui 1300 solo nella tre giorni che si chiude oggi e che ha visto il ritorno della locomotiva a vapore. Estate da record in Alto Sangro dove l’effetto Napoli ha inciso non solo sul turismo ma anche sul mercato immobiliare che ha fatto registrare un incremento del 30 per cento, come hanno spiegato gli operatori del settore mentre negli alberghi è salita del 10 per cento la percentuale di assunzioni tra il personale. A fare da calamita sul territorio non sono stati solo i grandi eventi ma anche le risorse naturali, a partire dal cibo e dal buon vino. La vendemmia promette bene anche se una flessione numerica rispetto allo scorso anno è fisiologica. “La qualità è davvero ottima mentre la quantità ha subito un forte stress per via del clima e di altri fattori. Per cui potrebbero esserci alcuni cali di resa. Ma la qualità del prodotto è un punto fermo”- spiega Francesca Margiotta dell’omonima azienda di Pratola Peligna mentre non si sbilancia la Pietrantoni che rimanda di qualche settimana i bilanci poichè la raccolta, fanno sapere, è appena iniziata. Molto richiesti dal turista giovane anche i percorsi in canoa, in bike. Così come il forestbathing, un’esperienza immersiva nel bosco, attraverso tutti i sensi, per ritrovare armonia e pace, nel contatto con la natura. Il tutto nel polmone verde d’Europa, con tre parchi nazionali, un parco regionale e più di 30 riserve naturali.