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SULMONA – Un tavolo di monitoraggio e salvaguardia in merito alla situazione vigente alla Magneti Marelli di Sulmona. Lo chiedono con forza Fim CISL, Fiom Cgil, UIL Uilm e Uglm RSA che spingono l’assessore regionale alle attività produttive ad aprire un tavolo ad hoc. “Marelli è una multinazionale del comparto componentistica nel settore automotive che in Italia occupa circa 7.000 dipendenti. Nello stabilimento di Sulmona sono attualmente occupati 515 lavoratori. Nel corso degli ultimi anni lo stabilimento di Sulmona ha perso circa 100 dipendenti e un cospicuo numero di lavoratori in somministrazione. Nonostante la riduzione della forza lavoro (con la conseguente perdita di posti di lavoro in un territorio già in difficoltà) le attuali commesse non riescono a saturare l’organico, infatti lo stabilimento di Sulmona assiste da anni a un cronico ricorso agli ammortizzatori sociali, negli ultimi anni in modo pressoché continuativo: prima cassa integrazione ordinaria per riduzione carenza di commesse e, da gennaio 2023, contratto di solidarietà con riduzione dell’orario di lavoro del 45 %. Marelli-Suspension Systems di Sulmona ha come principale cliente lo stabilimento FCA Italy di Atessa (ex Sevel). Alla commessa di FCA Italy si aggiungono altre commesse minori, sempre della galassia Stellantis. A causa di un complessivo peggioramento dello scenario di mercato, ad appena un anno di distanza dall’ultimo piano di ristrutturazione, l’azienda ha informato di dover avviare un ulteriore piano di riorganizzazione con annessa dichiarazione di 400 esuberi (di cui 10 a Sulmona), tanto che in data 21/03/2023 è stata firmata una intesa nazionale per gestire tali esuberi tramite uscite volontarie ed incentivate, a fronte della quale in data 31 marzo 2023 abbiamo ricevuto la comunicazione relativa alla procedura territoriale di licenziamento collettivo”- scrivono il sindacati rilevando che “sebbene il piano di riorganizzazione preveda anche degli investimenti, esso destina allo stabilimento di Sulmona una somma esigua, potenziale segnale di scarse prospettive per il sito peligno. A questo si aggiunga che il focus fatto dall’azienda su ciascun insediamento italiano nel corso dell’incontro del 20 marzo 2023, prevede che lo stabilimento di Sulmona continui ad essere subalterno alle scelte strategiche e i piani di FCA-Italy di Atessa e di Stellantis, con tutte le note criticità” . Da qui la richiesta di un tavolo di monitoraggio per la Marelli una delle poche realtà produttive rimaste sul territorio.

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