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CASTEL DI SANGRO – Quattro mesi di reclusione, duemila euro di multa, sospensione della patente di guida per un anno e una messa alla prova che lo porterà a svolgere attività di volontariato e di pubblica utilità. E’ questa la pena patteggiata da un 49 enne residente a Pescocostanzo, che ieri è dovuto comparire davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini, per il reato di guida in stato di ebbrezza. Lo stesso era stato fermato, nel 2020, dopo aver alzato il gomito, sul territorio comunale di Castel Di Sangro, nel corso di mirati servizi di controllo del territorio disposti dalla locale compagnia dei Carabinieri. Gli accertamenti svolti dai militari portarono ad accertare un tasso alcolemico pari a 1,9 g/l, bel al di sopra del massimo consentito dalla legge. Ubriaco alla guida fu denunciato all’autorità giudiziaria oltre alla sanzione amministrativa e al ritiro della patente. Da qui il procedimento penale che si è chiuso ieri con il patteggiamento della pena che consisterà nella messa alla prova. In caso di esito positivo della stessa, il reato non sarà iscritto nel casellario giudiziale. Una sentenza che si va ad incastonare nel quadro dei servizi di monitoraggio del territorio, volti a debellare un reato sempre diffuso sulla strada, a tutto svantaggio della sicurezza stradale e della pubblica incolumità. Negli ultimi giorni la stretta contro alcol e movida è arrivata dai Carabinieri della compagnia di Sulmona che, nel corso dei week end, hanno revocato in totale sei patenti di guida, denunciato quattro persone e segnalate altre due dopo incidenti non gravi, senza contare le sanzioni amministrative comminate previste dalla normativa. Meglio un bicchiere in meno. E’ proprio il caso di dirlo.

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