banner
banner

SULMONA – “Signora, suo figlio è rimasto coinvolto in un incidente ed è impossibilitato a contattarla. Servono dei soldi per far si che rientri a casa”. Solito rituale, ripetuto alla perfezione da due malviventi nelle scorse settimane ai danni di un’anziana signora di Sulmona che ha consegnato nelle mani di un finto carabiniere e un finto avvocato ben 19 mila euro. A raccontare la storia a Onda Tg è il figlio della donna in un momento dove si riaccendono i riflettori sui tentativi di truffa e raggiro agli anziani. Proprio nei giorni scorsi a farne le spese è stata un’altra donna, derubata di quattro mila euro. I malviventi si sono spacciati per Carabinieri di Popoli e al telefono hanno convinto la signora a consegnare il denaro in contate, liquidità che avrebbe ritirato un avvocato, sempre finto. Per verificare la situazione i ladri hanno rilasciato il numero dei militari, ma l’ironia della sorte ha voluto che in quel frangente la donna, disperata per quanto stava accadendo, ha davvero alzato la cornetta parlando con i suoi truffatori. A quel punto il finto avvocato si è presentato a casa dell’anziana, sfilandole l’ingente somma di 19 mila euro. Proprio quel giorno la donna aveva in casa la liquidità che avrebbe di lì a poco consegnato alla banca. Per la serie “quando il diavolo ci mette la coda”. “Ho deciso di rendere noto quanto accaduto a mia madre per sensibilizzare la gente affinchè casi del genere non si verifichino più”- spiega il figlio della donna derubata. Nei mesi scorsi era partita una campagna di informazione sul territorio condotta dai carabinieri della stazione di Sulmona che sono saliti addirittura sul pulpito delle Chiese cittadine per raccomandare, maggiormente alle persone anziane, di usare prudenza. Nel vademecum dei militari il consiglio era quello di utilizzare il telefono cellulare per chiamare il numero di emergenza 112 e non l’utenza fissa. I malviventi infatti sono capaci di “prendere possesso” del telefono di casa. Ne consegue che quando la vittima per segnalare la presunta truffa chiama il 112, parla in realtà con i suoi ladri. Basta contattare dunque i Carabinieri dal cellulare e, per i più coraggiosi, il consiglio è anche quello di “stare al gioco” per consentire ai militari di cogliere i truffatori in flagranza di reato.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento