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SULMONA – Si accende il focolaio nel carcere di Sulmona. Quindici detenuti sono risultati positivi al tampone naso faringeo e altri quattro dubbi su un totale di trentotto reclusi sottoposti al test. Una percentuale alta che rompe la tregua nel penitenziario “osservato speciale” anche se le condizioni di salute dei detenuti positivi al Covid-19 sono tutte buone. Nessuno di loro fortunatamente necessita di cure ospedaliere. Si apre un fronte delicato in un altro ambiente sensibile del territorio anche se al momento risulta monitorato. Da quanto si apprende gli addetti ai lavori procederanno a stretto giro a svolgere i tamponi su tutta la popolazione carceraria per stabilizzare il quadro epidemiologico e creare le cosiddette bolle di isolamento. Il magistrato di sorveglianza dovrà verificare lo status giuridico mentre il Dipartimento sanitario si occuperà di ricostruire i contatti. Un lavoro certosino e non facile che sicuramente impiegherà tempo agli operatori coinvolti che rassicurano però sulle operazioni da mettere in campo. “La sezione dove si sono registrati i casi è sotto controllo. Ora dobbiamo attendere che vengano completati gli accertamenti su tutti detenuti da parte del comparto sanitario che è stato bravo ad intercettare un sintomatico”- afferma il Direttore del carcere, Sergio Romice. Nei giorni scorsi si erano registrati sei casi di positività tra l’area sanitaria del carcere e gli agenti di polizia penitenziaria. Oggi il fronte più delicato la cui entità deve ancora essere accertata. A tutti i detenuti contagiati va il nostro augurio di pronta guarigione.

Andrea D’Aurelio

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