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SULMONA – Dal Comune arrivano solo cinque mila euro. Le casse si sono prosciugate con il personale che ha sette mesi di mensilità arretrate. Riesplode la tensione al centro diurno Aias che rischia la chiusura con la conseguente perdita di posti di lavoro e la mancanza di assistenza ai diversamente abili. La Uil chiede di incontrare il sindaco Annamaria Casini per invertire la rotta e ripristinare un clima di serenità per una struttura che si occupa dei più deboli. Nei giorni scorsi il responsabile del centro e presidente di Aias territoriale, Sante Ventresca insieme ai suoi collaboratori ha incontrato il segretario provinciale di Uil-Fpl dell’area peligno-sangrina Marcello Ferretti e Mauro Gabrielli responsabile territoriale Uil medici. È emerso che il centro diurno versa in gravissime condizioni per mancanza di fondi. “I fondi stanziati per un centro che nella storia ha determinato un miglioramento delle condizioni di salute di molti disabili della zona” spiega Ferretti “ sono talmente esigui da non coprire nemmeno le spese per il personale tant’è che le dipendenti in servizio non ricevono lo stipendio da ben sette mesi”. Ventresca teme un ridimensionamento sostanziale delle attività assistenziali erogate a persone con grave handicap, vista l’esiguità dei fondi stanziati dal Comune (circa 5 mila euro annui). “L’attività di codesta associazione” riprende il sindacalista “ha un ruolo fondamentale per alleggerire il carico della famiglia d’origine, dove spesso si manifestano dei sentimenti di frustrazione a tal punto da alterare gli equilibri emotivi e sociali di tutti i componenti”. La Uil-Fpl ha chiesto un incontro urgente al sindaco Annamaria Casini nella speranza di poter risolvere la situazione.
Andrea D’Aurelio

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