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SULMONA – Era stato licenziato poiché coinvolto nell’inchiesta sui furbetti del cartellino. Ora è il Comune che dovrà risarcirlo poiché il provvedimento disciplinare risulta tardivo e illegittimo. Finisce sul tavolo della prima commissione consiliare il debito fuori bilancio di 16.351,63 euro per il risarcimento del danno all’ex dipendente comunale, S.P, recentemente collocato a riposo. Ad ordinare il risarcimento, che consiste in quattro mensilità che l’uomo  non ha percepito prima della pensione, è stato il giudice del lavoro del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, che aveva dichiarato illegittimo il licenziamento per inerzia del Comune, perché il provvedimento disciplinare è stato avviato a tempo scaduto. La sentenza è quindi diventata esecutiva. Nelle scorse settimane l’avvocato dell’ex dipendente, Alberto Paolini, ha pignorato anche i conti del Comune perché non risultano versati gli emolumenti al suo assistito né l’ente ha provveduto a sostenere le spese processuali. E’ stato solo dato mandato agli uffici comunali di Palazzo di corrispondere la somma di 11.500 euro a favore dell’avvocato Valerio Speziale,  che ha rappresentato il Comune in giudizio, rispetto alla liquidazione del giudice pari ad euro 4.500 oltre accessori. Una causa che l’ente, peraltro, non ha nemmeno vinto. L’udienza per il pignoramento è stata aggiornata per il prossimo 15 dicembre. La commissione consiliare, la prima in assoluto a riunirsi della nuova amministrazione del sindaco Gianfranco Di Piero, procederà inoltre all’elezione del Presidente e del Vice Presidente nonché alla salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2021. (a.d’.a.)

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