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SULMONA – Emozioni e musica, lode al sommo poeta e alle eccellenze del territorio ma anche appelli accorati per riportare in auge la storica sede del Liceo Classico, in piazza XX Settembre. E’ stato questo e molto altro ancora il Premio Ovidio giovani, la kermesse che vede protagonisti i liceali del Polo Ovidio che premiano personaggi del mondo della cultura, dell’economia, dello sport e dello spettacolo. Una manifestazione giunta alla seconda edizione e che lega ancora di più l’Istituto d’Istruzione Superiore “Ovidio” alle eccellenze del territorio. “Siamo le colonne portanti della cultura peligna”- ha esordito il rappresentante degli studenti, Francesco Balassone, che ha aperto la cerimonia di ieri pomeriggio al Cinema Pacifico assieme alla Dirigente scolastica, Caterina Fantauzzi e al sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, subito dopo l’esibizione del soprano Chiara Tarquini. Toccante la testimonianza di Francesco Sabatini, Presidente Onorario dell’Accademia della Crusca ed ex studente del Ginnasio Ovidio, che ha ricordato i suoi rapporti con Sulmona nei racconti dei suoi genitori, nei due anni della guerra pieni di aneddoti e negli studi ginnasiali. Da qui il grido di dolore per la sede in piazza XX Settembre che quest’anno centra l’amaro traguardo del decennale dalla chiusura. “E’ un dolore. Certo se ha subito delle lesioni non è il caso di portarci le persone dentro. Ma mi auguro che il Liceo sia rivitalizzato e frequentato. Tornare a vedere studenti e professori che entrano ed escono dalla sede di piazza XX è un messaggio di speranza per la cittadinanza”- interviene il professore che parla anche dell’importanza degli studi classici. “Non possono mancare per la formazione del cittadino europeo e moderno”- è convinto Sabatini. Il Premio Ovidio Giovani è andato anche al professore Michele Sarfatti, a ottanta anni dall’emanazione delle leggi razziali, per l’accurata analisi storica dei fenomeni legati al razzismo e all’antisemitismo, affinché sia di insegnamento alle nuove generazioni; a Marina Cvetic Masciarelli per l’esempio di imprenditorialità rivolta alla promozione delle eccellenze del territorio e della biodiversità; al musicista Fabrizio Bosso per la creativa capacità di rileggere il patrimonio musicale colto e di tradizione attraverso il linguaggio del jazz. Prossimamente verranno premiati lo scienziato Filippo Giorgi, lo storico Giordano Bruno Guerri e il Presidente Figc, Gabriele Gravina. Gran finale con Fabrizio Bosso che ha interagito sul palco con la strepitosa Vico Ovidio Music Band.

Andrea D’Aurelio

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